La Chiesa e il Convento di San Francesco

Quando pensiamo al borgo di San Pietro, dobbiamo considerare non soltanto le case lungo la strada, ma anche quella parte di territorio che si estendeva verso Valardegna. In quel borgo il Beato Angelino Danesi fondò un Ospitale dove nel 1206 fecero sosta San Francesco d’Assisi in compagnia di Frate Leone, in uno dei tanti viaggi verso Roma. Vi era anche una chiesina intitolata a San Pietro che nel tempo venne affidata ai Frati Domenicani di S. Agnese. Nel 1218 la Comunità Poliziana donò al Santo d’Assisi il podere denominato Pisinano, esistente in località Petroio, (come scrive Emanuele Repetti nel suo Dizionario) tra Valardegna e le Balze di Zoccoli. L’antico toponimo era relativo ad una località situata alle pendici di Montepulciano verso sud-est ed il podere ivi esistente fu abitato dai Francescani dal 1218 al 1269. I francescani dovettero poi abbandonarlo perché nel 1259 fu incendiato e reso pericolante durante la guerra che Siena, collegata con Manfredi Re di Sicilia e nemico della Chiesa, combatté contro Montepulciano. Il territorio fu teatro di diverse scorrerie e battaglie che culminarono nel 1261 con la sconfitta patita dalle milizie poliziane guidate da Ms. Donosdeo Trombetti. Nel 1269 il Vescovo di Arezzo, dal quale dipendeva Montepulciano, ordinò all’Arciprete Ventura della Pieve di Santa Maria Assunta di assegnare ai Francescani la chiesa di Santa Margherita del Sasso, dove nacquero il Convento e la Chiesa di San Francesco. Il Convento e la chiesa ospitarono a lungo, ma con alterne vicende, i Frati francescani Conventuali, Osservanti etc. In quel Convento soggiornò a lungo San Bernardino da Siena, del quale è rimasto come testimonianza il pulpito esterno alla chiesa dal quale San Bernardino predicava ai Poliziani e fra le reliquie un frammento del cilicio o cordone che il Santo teneva intorno alla vita. Altri francescani, tra i quali San Giovanni da Capistrano, il Beato Alberto da Sarteano etc. soggiornarono a Montepulciano nel Convento di Santa Maria di Fonte Castello dell’Osservanza prima e degli Zoccolanti poi, in occasione dei vari Capitoli provinciali che vi furono celebrati. La chiesa di San Francesco aveva un ingresso rivolto verso quella che divenne la Contrada del Poggiolo e un altro verso la piazza di San Francesco o della Misericordia, come oggi possiamo vedere.